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RECENSIONE • GENERE: AZIONE • SVILUPPO: DIMFROST STUDIO • PRODOTTO: MERGE GAMES • GIOCATORI: 1 • LINGUA: ITALIANO

■ di Giulia Scardigli

Una favola da non raccontare

prima di andare a dormire

e storie della nostra infanzia ci sono sempre state
L narrate in modo edulcorato e rassicurante, ma non è
inusuale che la loro versione originale assuma tinte molto
più cupe. Se avete apprezzato il fatto che le sorellastre di
Cenerentola vengano in realtà accecate dai corvi, o che la
Sirenetta si sia lasciata morire trasformandosi in schiuma,
o ancora che la matrigna di Biancaneve venga costretta a
ballare con delle scarpe di ferro incandescenti fino a mori-
re, allora Bramble: the Mountain King è il tipo di fiaba che
fa per voi.
Le note dark sono evidenti fin dalle prime sequenze di gio-
co: il protagonista Olle si sveglia in piena notte, e, accom-
pagnato dalla luce di una candela, si accorge che sua so-
rella Lillemor è scomparsa. La finestra aperta e le lenzuola
annodate sono gli indizi che spingono Olle a seguirla nella
foresta.
Il gioco ci darà inizialmente l’illusione di essere al sicuro,
regalandoci scenari idilliaci, luminosi e colorati, e alcuni
nuovi amici, come degli adorabili gnometti, ai quali con-
siglio di non affezionarsi troppo. Ma non serviranno molti
minuti prima di capire che no, Bramble non è un walking
simulator ambientato in una incantevole foresta svedese,
ma un survival crudo, violento e angosciante.
Questo ossimoro è una delle particolarità più affascinanti
del gioco: l’alternarsi di sequenze oniriche e rilassanti, e
fasi frenetiche in ambientazioni spaventose e grottesche,
dove scappare e nascondersi da creature da incubo sarà
l’unico modo per sopravvivere.

■ Ogni nemico è realizzato per rimanere impresso nella
mente e nei ricordi del giocatore. Il Troll che rapisce Lille-
mor sarà il nostro stalker per buona parte dell’avventura.

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