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RECENSIONE             • GENERE: PUNTA E CLICCA • SVILUPPO: REVOLUTION SOFTWARE • PRODOTTO: VIRGIN INTERACTIVE • GIOCATORI: 1 • LINGUA: ITALIANO






































                                                 inizia qui il mito di george stobbart,

                                                    fra misteri, capre ed assassinii….


                                             “Parigi in autunno, gli ultimi mesi dell’anno e la fine del
                                              Millennio. in questa città ho molti ricordi: bar, musica,
                                                                   amore…. e morte.”.

                                               ueste parole rappresentano il leg- rappresentanti del suo genere. Ma veniamo
                                           q gendario prologo di Broken Sword: Il  ora ai fatti e vediamo un po’ le origini della
                                           Segreto dei Templari, narrato dalla voce di  storia. George Stobbart, un turista america-
                                           George Stobbart (doppiato in italiano dal  no in visita a Parigi, si gode un caffè seduto
                                           grande Claudio Beccari). Parole scolpite nel  in uno dei bar caratteristici della città. Tutto
                                           cuore e nella memoria non solo di chi ha  sembra tranquillo, quando un clown dal viso
                                           amato questo titolo alla follia, ma anche di  inquietante si addentra nel bar e ruba una
                                           chi non ha mai smesso di emozionarsi con  valigetta ad un signore distinto. Scappando
                                           le mitiche avventure grafiche punta e clic- via, il clown lascia sul posto il suo strumento
                                           ca. Ci troviamo nel 1996 e l’avvento della  che altro non è che una terribile bomba che
                                           grafica tridimensionale stava contribuen- esplode pochi istanti più tardi, uccidendo
                                           do  (anche  se  lentamente)  al  declino  di  un  il proprietario della valigetta. La cameriera
                                           genere che ha avuto il suo periodo d’oro a  all’interno del bar rimane fortunatamente
                                           partire dalla metà degli anni ’80 e per cir- illesa, così come George che  si ritrova  a
                                           ca una ventina d’anni ancora. Negli anni  terra intontito e ricoperto dal tendone del
                                           a  venire  sarebbero  arrivate  ancora  molte  dehor. Dopo essersi rialzato, il nostro turista
                                           avventure grafiche da ricordare (Grim Fan- americano entra nel bar per sincerarsi delle
                                           dango, Syberia e Black Mirror, tra le altre),  condizioni della cameriera e comincia così
                                           ma è innegabile come un genere già abba- le sue indagini che condividerà da lì a poco
                                           stanza di nicchia avesse una “prospettiva di  con la fotoreporter francese, Nicole Collard
                                           vita” sempre più breve, anche a causa di un  (doppiata magistralmente da Elda Olivieri, la
                                           netto cambio dei gusti da parte dei video- voce ufficiale di Lara Croft). Insomma, una
                                           giocatori dell’epoca. Forse sarà anche per  premessa perfetta che disegna un mistero
                                           tutto questo che su Broken Sword aleggia  molto più grande di quello che può sembra-
                                           un’aura quasi divina; probabilmente non lo  re, in grado di lasciare i giocatori sulle spi-
                                           ricordiamo solo per essere stato un capo- ne sino alla fine del racconto. L’avventura è
                                           lavoro (lo è ancora tutt’oggi, eccome!), ma  ufficialmente iniziata e portarla a termine è
                                           anche per essere stato uno degli ultimi veri  praticamente un obbligo morale.
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