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RECENSIONE • GENERE: pUNTA E CLICCA • SVILUPPO: pOINT & pIXEL ADvENTURES • PRODOTTO: pOINT & pIXEL ADvENTURES • GIOCATORI: 1 • LINGUA: INgLESE
■ di Jammarco
Mi chiamo Skye
e voglio diventare una druida.
n realtà Skye è già una druida e sto o non succederà nulla. e rispetto, per la
I sembra che il malvagio Re Finn, in- Chiunque, per qualsiasi motivo, non frustrazione di
fluenzato dal suo stregone Malgrim, sia stato esposto ai classici giochi essere costret-
voglia distruggere la foresta in cui d’avventura della fine degli anni ‘80 ti a usare tutti
vivono la nostra giovane druida e i e dell’inizio degli anni ‘90, troverà gli oggetti con
suoi compagni per costruire un par- in The Legend of Skye una rappre- tutti gli elementi
co divertimenti. Poiché non sembra sentazione molto accurata di come dello stage. È così
esserci nessuno di meglio, il capo erano. A volte è necessario tornare che funzionava, in
del villaggio dei druidi affida a Skye a quei giochi per notare come l’indu- pochi istanti si passa-
la missione di salvare lo sciamano stria, e più specificamente il genere va dall’odio per il blocco
del villaggio, che è stato rapito da dei giochi d’avventura, si sia evoluto all’amore per la genialità, o la
La storia racconta
Re Finn, e di salvare la foresta. Cosa ponendo maggiore attenzione alla follia a seconda di come la si guardi, di una giovane druida
potrebbe andare storto? narrazione, molto più complessa e di risolvere un puzzle. che sarà chiamata dalla
sua tribù a svolgere
Non è possibile analizzare The Le- ricca in termini di trama, e semplifi- In ogni caso, siamo nel 2024 e una un’importante missione.
gend of Skye senza parlare di Mon- cando, o almeno adattandoli a tutti guida video è disponibile su Steam Dopo alcuni eventi
accaduti nel suo villaggio,
key Island, in quanto si tratta di un i pubblici, gli enigmi. The Legend dal giorno del lancio. Qui si sostiene dovrà lasciarsi alle spalle
notevole omaggio al videogioco of Skye ci ricorda che a quei tem- la difficoltà, sì, ma anche l’accessi- la sicurezza della foresta
e andare a esplorare un
creato da Ron Gilbert più di trent’an- pi bisognava scervellarsi e, a volte, bilità per tutti i giocatori. Ammetto mondo pieno di pericoli.
ni fa. A cominciare dal più ovvio: il l’unica cosa che rimaneva da fare che, sebbene mi piaccia perdermi La giovane druida
dovrà infiltrarsi nella
classico sistema di gioco basato su era ricorrere a tentativi perché la e vagare, ho utilizzato la guida per- città e sventare i piani
una serie di verbi per interagire con soluzione corretta rasentava la fol- ché ritengo che il gioco sia a volte del malvagio Re Finn. Il
destino del boschetto
lo scenario e l’inventario con gli og- lia. Quindi troveremo diversi enigmi eccessivamente complesso. In par- sarà nelle sue mani
getti a portata di mano. Sebbene il la cui soluzione è pari a quella dello ticolare, diventa crudele in diversi
gioco selezioni automaticamente l’a- storico pollo a carrucola di Monkey enigmi che richiedono tre o quattro
zione più ovvia, ad esempio “parla- Island, e sai cosa? Va benissimo così. azioni consecutive, essendo davve-
re” ogni volta che passiamo il mouse Perché, in fin dei conti, non c’è nien- ro difficile indovinare quali siano o
su un personaggio, in molte occasio- te di più retrò che prendersela con se abbiamo il materiale necessario
ni dovremo selezionare il verbo giu- lo sviluppatore, sempre con amore per eseguirle.
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