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RObA STRANA! RUBRICA
Negli ultimi mesi di roba strana ne abbiamo vista
parecchia, ma mai come questo gioiellino di elettronica
utopistica, che andava ben oltre l’umana comprensione.
Perchè? Signori e signore vi presento l’ U-Force!!
La fOrZa MISterIOSa...
iù che misteriosa, U-Force era una pava solo di boxe, alla Brøderbund si
P periferica sviluppata da Brøderb- optò per una campagna pubblicitaria
und (famosa per aver prodotto i primi che lanciava il suo prodotto come
due Prince of Persia e Myst) alla fine controller per tutte le occasioni. Così
degli anni Ottanta per il Nes e si pro- recitava il primo annuncio fatto alla
poneva come il controller rivoluzio- stampa specializzata:
nario. Apparentemente simile ad un “Ora si può sentire il potere senza
notebook, l’U-Force consisteva in due toccar nulla. Il primo ed unico control-
pannelli dotati di sensori infrarossi ler che, senza toccare nulla, reagisce
che dovevano percepire i movimenti ad ogni vostra mossa. Non c’è niente
delle mani dei giocatori e tramutarli in da tenere, nulla a premere, niente da
comandi di gioco. Dal manuale si po- indossare, U-FORCE crea un campo
tevano leggere le varie configurazioni che risponde a ogni vostro comando.
dell’U-Force che poteva essere aper- È il più sorprendente accessorio per
to sino ad arrivare a formare un ango- videogiochi della storia. Cambierà il
lo piatto, o come suggerivano, forma- vostro modo di giocare per sempre. È
re un angolo di circa 85 gradi per una la sfida del futuro. U-FORCE. Ora non
corretta funzionalità. In bundle con vi è niente tra il giocatore e il gioco.”
l’U-Force venivano fornite le periferi- Promesse mantenute. Infatti, tra il
che della periferica e cioè la T-Bar e la giocatore e il gioco non vi era prati-
Power-Bar. La prima non era altro che camente nulla, neanche la possibilità
una sottospecie di cloche avente due di poter giocare. L’U-Force era un au-
tasti per il fuoco che veniva collocata tentico oggetto inutile, non funziona-
in un buco alla base dell’U-Force. La va. Si poteva stare ad agitare le mani
seconda periferica, invece, serviva a per ore su quei sensori senza che a
“perfezionare” i pannelli in modo che schermo accadesse ciò che si voleva.
i raggi infrarossi percepissero meglio i Al limite della crisi di nervi. Si voleva
movimenti del giocatore. La periferica far avanzare il proprio alter ego e lui
era nata principalmente per rendere sparava, si voleva saltare e lui cammi-
più immersivo e reale Punch-Out!!, nava. Fino a quando non si prendeva
famoso gioco di boxe arcade di Nin- l’U-Force e lo si scagliava forte verso
tendo. Ma sic- la prima finestra aperta. A detta di tut-
come non ti, la peggiore periferica mai realizza-
si cam- ta!
a cura di Sandro “Sunstoppable” Prete
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