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RECENSIONE • GENERE: ACTION/OPEN WORLD • SVILUPPO: TEAM NINJA • PRODOTTO: SONY INTERACTIvE ENT. • GIOCATORI: 1 • LINGUA: ITALIANO
la fine dei samurai
ise of the Ronin può essere brevemente descritto
R come Nioh combinato con Assassin’s Creed. In
più, l’ambientazione nella Terra del Sol Levante, la
palette di colori piuttosto varia e i frequenti spo-
stamenti a cavallo rendono difficile resistere al
ricordo di Ghost of Tsushima.
Nel gioco si impersona uno dei cosiddetti Blade
Twins, due gemelli salvati da morte certa durante
l’infanzia e successivamente addestrati per di-
ventare membri dell’unità segreta Veiled Edge.
Durante il processo di creazione del personag-
gio, i due gemelli vengono progettati e scelti in
base al sesso, alla specializzazione dell’arma e ■ di Marco “Jammarco” Esposito
alla loro prima missione. Non entrerò nei dettagli, ma
molto presto dovrete scegliere quale dei vostri gemelli
creati diventerà il vero protagonista della storia, l’altro
poi sgombrerà il campo. Il sistema di cooperazione con
l’altro personaggio non va però sprecato, perché il vo-
stro eroe o eroina finirà per incontrare altri potenziali
compagni. Rise of the Ronin offre anche la possibilità di
cooperare con altri giocatori nelle missioni.
Rise of the Ronin è fondamentalmente diverso dai pre-
cedenti giochi soulslike del Team Ninja: c’è un mondo
aperto abbastanza grande, ambientato in un Giappone
del XIX secolo allettante e generalmente non sfrutta-
to. Rispetto a Nioh e Wo-Long: Fallen Dynasty, inoltre,
Rise of the Ronin è molto più ancorato alla realtà, con-
centrandosi sulla rappresentazione della situazione so-
ciale e politica senza l’aggiunta di fenomeni e creature
soprannaturali. Ma questo non ha alcuna importanza,
anzi, va a vantaggio della causa. Inoltre, Yokohama e le
zone circostanti sono abbastanza esotiche almeno per
i nostri abitanti.
In pratica, il titolo del Team Ninja si presenta come un
gioco d’azione e avventura open-world molto tradizio- ■ I vari nemici si possono affrontare sia con una
nale, con varie attività secondarie che vi tenteranno selezione di armi da mischia o restare a distan-
za grazie alle armi da fuoco tipiche dell’epoca
lungo il percorso verso la prossima missione principale.
Il cuore di tutto, tuttavia, è il combattimento. Si tratta
di un gioco in bilico tra il piacevolmente familiare e il
nuovo, che dovrete imparare a padroneggiare. Si ruota ESPLORA YOKOHAMA
attorno agli stili di combattimento che non solo presen-
tano diversi tipi di colpi e attacchi speciali, ma ognuno
di essi, combinato con armi diverse, si applica
meglio a diversi avversari.
È possibile passare da uno stile di combattimen-
to all’altro in modo molto fluido durante le scher-
maglie. È posta una grande enfasi anche sulla
gestione della stamina: se si agita la katana in ■ L’argine a proboscide
modo indiscriminato o si bloccano passivamente
■ Shukan Bentensha
i colpi altrui, ci si ritrova presto inermi e in preda
all’avversario. Inoltre, il sistema di combattimen-
to si basa in gran parte sulla padronanza del meccani-
smo della parata precisa degli attacchi nemici. La sen-
sazione è però che un contrattacco riuscito fosse più
che altro un successo fortuito e non la mia abilità. ■ Kihinkan di Yokohama
Oltre alle risse, Rise of the Ronin include anche una fun-
zione stealth, che può rendere i vostri sforzi molto più
facili e veloci, se ben sfruttata, e aiutarvi a fare fuori file
di cattivi senza dare nell’occhio.
■ Distretto del piacere di Miyozaki
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28 PRiMO PLAYER ■ Chinatown di Yokohama