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RECENSIONE • GENERE: ACTION/OPEN WORLD • SVILUPPO: APPEAL STUDIOS • PRODOTTO: ThQ NORDIC • GIOCATORI: 1 • LINGUA: ITALIANO

Simpaticamente outcast 2

utter Slade si risveglia su un pianeta ogni personaggio che incontriamo lungo il
C sconosciuto senza capire bene cosa cammino avrà necessariamente molte in-
stia succedendo, e si ritrova presto a far par- formazioni su tutto ciò che accade in quel se si cerca di trovare una diversificazione in
te di una sorta di profezia che, ovviamente, luogo che né Cutter, né noi giocatori cono- azioni dozzinali, come guidare una mandria
parla di colui che è destinato a salvare il po- sciamo. Il risultato è che abbiamo una mol- verso il recinto o attirare un tipo di insetto
polo alieno dalle sue afflizioni. Tuttavia, non titudine di linee di dialogo che funzionano rubando le sue larve, il limite più grande di
è solo in termini di struttura narrativa che in modo molto simile a quello che vediamo Outcast: A New Beginning sta nella ripetiti-
l’archetipo dell’alieno è utile. La necessità nei recenti giochi di Bioware. L’organizza- vità di ciò che si può fare nel mondo. Le va-
di spiegare a un estraneo tutti gli elementi zione delle missioni, invece, offre un’intri- rianti come salvare ostaggi, affrontare boss
che compongono quell’universo è un espe- cata rete di azioni che servono a compiti diversi ci sono, ma per la maggior parte, lo
diente di sceneggiatura molto funzionale, che inizialmente non sono spiegati come standard è arrivare, invadere, sconfiggere le
soprattutto se consideriamo un gioco di primari o complementari, ma che finiscono orde nemiche, liberare l’area e premere un
ruolo d’azione a mondo aperto. Dopo tutto, per intrecciarsi quasi naturalmente. Anche pulsante.

■ di Anna “Lotus hanna” Rispo

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