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RUBRICA       MAGIC MOMENT


                                                                           CONKER BAD FUR DAY

                                                                                 tHE gREAt MIgHtY POO

                                               intendo 64, puccettosità, volgarità, as-  termine, che si scalda la voce, mimimimiiii,
                                           N surdità, genialità e tanta ironia. Conker   come solo Pavarotti dei bei tempi. Parte una
                                            è una vera e propria perla inaspettata per   musica simil opera e lo stronzone attacca a
                                            l’epoca. Un titolo spiazzante, forse ricco   cantare: “I am the Great Mighty Poo, and I’m
                                            di magic moment da ricordare. Ma tra tut-  going to throw my shit at you!”, con Conker
                                            ti, come si fa a restare indifferenti quando   e il giocatore intenti a buttargli un rotolo di
                                            dopo un continuo vagare ci si ritrova in un   carta igienica in bocca, unico modo per far-
                                            posto pieno di merda. Merda che cola da   gli male. Niente, basta solo questo, non ci
                                            pareti, che ricopre il pavimento dal lasciare   sono parole per un magic moment che se
                                            basiti. Poi il colpo. Da questa merda emer-  avesse un bollino sarebbe Cult, come i film
                                            ge un enorme stronzo, nel vero senso del   di Alvaro Vitali.















                   IL RETROGIOCATORE, SI SA, È UN TIPO ROMANTICO
                  E SOPRATTUTTO NOSTALGICO. SI AGGRAPPA AD UN
                VIDEOGIOCO, COME SE FOSSE LA SUA MACCHINA DEL
                 TEMPO PERSONALE, GIUSTO PER ASSAPORARE QUEL
                   MOMENTO DI “SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA
              PEGGIO”. PERò COS’È CHE CI RENDE COSì ATTACCATI AD
             UN VIDEOGIOCO, PIUTTOSTO CHE UN ALTRO? SEMPLICE, I
            MOMENTI PASSATI CON ESSO, O MEGLIO, I MAGIC MOMENT
          CHE CI FANNO RICORDARE QUEL TITOLO CON AFFETTO, CHE
             PER QUALCHE MOTIVO LO HANNO RESO ANCHE ICONICO,
               SPECIALE, SORPRENDENTE. VAI CON I MAGIC MOMENT!

                                                                                      a cura di Sandro “Sunstoppable” Prete


            DOUBLE DRAgON
            ABOBO IL MAZZULAtORE

                oppio Drago, chiodo e martello, Billy
            D e Jimmy, i gemelli anni 80 che mena-
            vano mazzate in moltissime sale giochi nel
            mondo, compresa la mia vicino a Meringo,
            una pasticceria dove la domenica mio pa-
            dre mi mandava a comprare la “piccola pa-  che ti butta giù un muro di mattoni come
            sticceria”. Primo livello, partiamo già incaz-  se stesse giocando con i Lego e ti fa let-
            zati perché ci hanno rubato la ragazza, mai   teralmente cagare sotto. Una sce-
            toccare la figa altrui. I primi scagnozzi van-  na, che sprizza anni 80 da tutti i
            no via come il pane e subito ci si sente un   pixel, che, sono sicuro, è ri-
            po’ dei mostri della sala giochi, non sapen-  masta impressa nella me-
            do che il vero mostro stesse arrivando. Ma   moria di qualsiasi essere
            bastano pochi pixel/metri che il giocatore   abbia mai giocato al
            è sorpreso dall’arrivo distruttivo di Abobo,   titolo Technos. Storico!
            un capocchione gigante, pieno di muscoli





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