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MAGIC MOMENT RUBRICA
BATMAN: ARKHAM KNIGHT
SOPRA CI RIDO!
l terzo episodio della serie Arkham, con no (in inglese c’è un altrettanto grandio-
I protagonista Batman forse è il più debole so Mark Hamill) ci mostra il lato distorto
del trittico, però ha saputo mantenere alto e malato del Joker. L’effetto finale è un
lo standard della serie. E come non ricor- miscuglio tra imbarazzo, sconcerto,
dare un Bruce Wayne in preda alle allucina- paura, divertimento e la consapevo-
zioni che vede Joker, tutto bello imbottito lezza che quello che dice Joker in
di esplosivo, che inizia il suo show di avan- realtà è frutto della fantasia di Bat-
spettacolo puro, cantando la canzone, un man e che quindi il Joker è qualco-
suo inedito, “Sopra ci rido” in cui un gran- sa di più profondo di un semplice
dioso Riccardo Peroni, il doppiatore italia- villain. Stupendo!
SILENT HILL
LA VERA PAURA
ra la classica estate vuota e desolante del in tutta la stanza con me e Tony ad affrontare
E 2000 a Pollena Trocchia, comune in provin- a turni e con la guida in mano la scuola nel-
cia di Napoli. Io e mio cugino Tony, che saluto la sua forma demoniaca. Mentre ci cacavamo
con grande affetto, eravamo i pochi stronzi che sotto, sentimmo in una stanza un rumore fortis-
non facevano chissà quali vacanze. Essere dei simo ed inquietante. Entrammo nella stanza e
giovani squattrinati ci portava a passare qual- lo sportello dell’armadietto di metallo e sangue
che pomeriggio estivo insieme, a casa sua, a sembrava contenere qualcosa di brutto che vo-
farci compagnia e a giocare a qualche titolo leva solo uscire con violenza da lì. Mio cugino
PlayStation per perdere il tempo. Un giorno esclamò con fare coraggioso: “Ah, sisi, mi ricor-
ci capitò tra le mani una delle tante riviste di do cosa succede qui”. Si avvicinò allo sportello
videogiochi che affollavano le edicole di quel e non successe nulla. Appena però si girò con
tempo, purtroppo non ricordo il nome, e in essa un impaurito Harry Mason, da un altro
era presente una guida, dettagliata, di come af- armadietto spuntò all’improvviso un
frontare Silent Hill, il capolavoro horror Konami, innocuo mostro morto con me e Tony
nel quale un espediente tecnico, la nebbia, era che saltammo letteralmente dal-
diventato il tratto caratteristico del gioco. Ave- la sedia in prenda al terrore...
vamo già completato l’avventura, ovviamente E menomale che sapevamo
con il finale peggiore possibile, cosicché deci- cosa sarebbe successo. Po-
demmo di seguire la guida e vedere tutto quel- chi attimi di magic moment
lo che Konami aveva messo sul piatto. Pollena memorabile, ma anche di
Trocchia si trasformò nella nostra Silent Hill, grande immedesimazione e
iniziò a piovere e l’odore di pioggia si diffuse paura. Che gioco!
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