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RECENSIONE             • GENERE: ACTION • SVILUPPO: SUN ELECTRONICS CORP. • PRODOTTO: SUN ELECTRONICS CORP. • GIOCATORI: 1 • LINGUA: GIAPPONESE




















                                                                                     ■ di Sandro “Sunstoppable” Prete

                                                                             footsteps in the night...

                                                                                         echo in my mind


                                                                           ovete sapere che chi vi scrive è un grande fan di City
                                                                       d Hunter in tutte le sue forme: manga e anime. E non
                                                                       sono il solo. L’opera di Tsukasa Hojo ha appassionato mi-
                                                                         lioni di persone in Giappone e in occidente tra gli anni 80
                                                                         e 90 (pensate che in Francia è così popolare che han-
                                                                         no prodotto anche un discreto film, recentemente) con
                                                                         il suo mix perfetto di azione e umorismo, spionaggio e
                                                                         avventura e un pizzico di humour a sfondo erotico che
                                                                          fa tanto commedia sexy all’italiana. Le avventure del-
                                                                          lo sweeper Ryo Saeba e la sua infallibile mira (proprio
                                                                           come uno Robin Hood moderno) e il suo poderoso
                                                                              mokkori, erano, e sono, perfette per un videogio-
                                                                                 co. Fa ancora più strano pensare che di giochi
                                                                                 dedicati a City Hunter ne sia uscito solo uno
                                                                                  (ma Ryo Saeba è possibile vederlo e imper-
                                                                                  sonarlo anche nel recente e moderatamente
                                                                                 schifoso Jump Force e nell’oscuro J-rpg Fa-
                                                                        micom Jump: Hero Retsuden) e only Japan. A rendere
                                                                           ancora più raro e ignoto il gioco ci pensa il fatto che
                                                                              sia uscito sulla console patria delle conversioni di
                                                                                famosi manga/anime cioè il mitico PC-Engine.
                                                                                   Sunsoft, software house nipponica che a
                                                                                     sol leggere il nome sul logo ci porta in
                                                                                      mente l’esoticità del Giappone e i giochi
                                                                                      perle nascoste, decise che nel 1989 era
                                                                                     l’ora di far scorrazzare il nostro stallone
                                                                                     di Shinjuku anche nel mondo dei vide-
                                                                                    ogiochi con il classico, come ci si poteva
                                                                                aspettare, action un po’ Rolling Thunder e un
                                                                                                po’  quella  ciofeca  di tie-in
                                                                                                di Lethal Weapon uscita su
                                                                                                Amiga. Nei panni di Ryo Sa-
                                                                                                eba il giocatore deve farsi
                                                                                                strada in edifici pieni di sca-
                                                                                                gnozzi tutti uguali ed en-
                                                                                                trare a casaccio in tutte le
                                                                                                porte che vede. L’idea par-
                                                                                                ticolare venuta in mente ai
                                                                                                programmatori giapponesi
                                                                                                è quella di far sembrare an-
                                                                                                che il videogame come una
                                                                                                sorta di contenitore degli
                                                                                                episodi dell’anime.

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