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RUBRICA MAgIC MOMENT

BRIAN THE LION
NAVIGANDO PER L’OCEANO

rian the Lion è la risposta occidentale e amigosa ai platofrm giapponesi
b che riempivano le console di metà anni 90. Sviluppato dai Reflections
(Shadow of the Beast, Destruction Derby,
Driver, mica provole) ci metteva nei panni di
un simpatico leone antropomorfo lanciato
al salvataggio del suo amico Chris the
Crystal. Non un capolavoro, ma una
bella scoperta, me lo regalarono a
Natale. Sono sicuro che chi ha avuto
modo di giocarci non è stato indiffe-
rente alla musica presente nello sta-
ge 6 e questo mood un po’ piratesco
dove si naviga per il mare in allegria.
Il top però lo si raggiunge nella combo
musica in sottofondo e cavalcata di una
balena in pieno oceano in un estro poetico di
rara bellezza. Inoltre, io e mio fratello France-
sco, avevamo inventato le parole per quella
musica, che non sto qui a scrivere per man-
tenere una dignità, però che ricordi!

VORREI METTERE IN CHIARO UNA
COSA: MAGIC MOMENT È UNA RUBRICA
ROMANTICA E MOLTO LEGATA AI RICORDI
E RACCONTA MOMENTI SPECIFICI DEI
GIOCHI, QUINDI È ANCHE “SPOILEROSA”
E POTREBBE ROVINARVI LA SORPRESA
SE INTENDETE RISCOPRIRE UN TALE
VIDEOGIOCO. FUGGITE SE NON VOLETE
SAPERE NULLA. SIETE AVVISATI!

a cura di Sandro “Sunstoppable” Prete

MONKEY ISLAND 2: LECHUCK’S REVENGE
LA DANZA DELLE OSSA

robabilmente questo è uno dei momenti più alti, assurdi e geniali non
P solo dell’epoca, ma anche di tutte le avventure grafiche. Un ormai matu-
ro Guybrush Threepwood si ritrova al Grande Albero, una delle location del
gioco, dove è presente un albero con dei fori, come se prima ci fosse stata
una rudimentale scala a chiocciola, tanto da indurre il giocatore
a prendere un remo e ad infilarlo in uno di questi fori, lasciando
intendere che si potesse in qualche modo scalare l’albero. In
realtà appena l’ignaro Guybrush mette il piede sul remo inseri-
to nel buco questo ultimo si spezza facendo battere la testa al
malcapitato che si sveglia in un delirio mistico vedendo i genitori
che lo hanno abbandonato. Ma i genitori non solo gli diranno
che hanno delle informazioni importanti da presentargli, ma lo
faranno cantando. E cosa c’è di più inaspettato e originale che
trasformarsi in scheletri e intonare una filastrocca orecchiabile
che ci racconta che “l’osso della testa è unito all’osso... della
costola?”. In realtà ci stanno dando degli indizi per un futuro
rompicapo, ma come sottolinea anche un piacevolmente sor-
preso Guybrush, sono pure bravi a ballare! Storico!

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