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MAgIC MOMENT RUBRICA

FINAL FANTASY VII
UNA MORTE SCONVOLGENTE

uccede tutto in pochi secondi: Sephiroth cala dal cielo con la sua lunghissima
S e affilatissima Masamune e trafigge Aerith intenta a pregare, sotto gli occhi
impotenti di Cloud, dei suoi compagni e del giocatore che rimane scon-
volto. Probabilmente lì per lì pensa che ci sia un colpo di scena,
che la dolce Aerith sia ferita, resti in vita in qualche modo. Invece
un affranto Cloud poggia la ragazza delicatamente sull’acqua e lei
affonda, diventando un tutt’uno con la sua terra di origine. A me è
scesa una lacrima, e forse non sono stato l’unico a cui è suc-
cesso. Aerith è un bel personaggio, pieno di vita. E’ carina e
dolce, ottimista e ci accompagna per quasi tutto il gioco e
la sua morte spiazza perché ci siamo affezionati, è impre-
vedibile. L’amore verso Aerith ha creato tutta una serie di
leggende metropolitane sui modi più fantasiosi e assurdi
per farla resuscitare. La verità è che la scelta di far morire
un personaggio chiave è stata una delle più coraggiose e
iconiche del mondo videoludico. Un attestato di maturità
al medium spesso tacciato di essere roba per bambi-
ni. Sottolinea la grandezza della Square dell’epoca
e una grande lezione per molti videogiocatori
che hanno forse incominciato ad imparare ad
accettare l’ineluttabile, la morte, anche se
fosse solo di un personaggio di fantasia.

SUPER MARIO WORLD 2: YOSHI’S ISLAND

IL BOSS È NUDO

oshi’s Island è la
Y felicità fatta gioco.
È estetica gioiosa, co-
lorata, spensierata.
Sono i pastelli
che si animano
avanti a nostri oc-
chi. Una roba incre-
dibile per il Super
Nintendo e ho avuto la fortuna di giocarci grazie ad
un amico che mi prestò la cartucciona. In compagnia
di Yoshi e di baby Mario, mi ricordo come se fosse ieri, faremo la conoscen-
za di Burt the Bashful, un’enorme palla con occhi e naso e vestita come
Obelix, e boss di uno dei tanti castelli che costellano la mappa. Voi imma-
ginatevi la scena: ad ogni colpo di uovo che parte da un agguerrito Yoshi
il pantalone a righe del nostro Burt cala e ci si chiede gli sviluppatori dove
vogliano parare. Ecco che il nostro nemico è quasi mezzo nudo e all’en-
nesimo colpo i pantaloni calano del tutto, lasciando un fortemente
imbarazzato Burt praticamente come mamma lo ha fat-
to. Tanto dall’imbarazzo che si sgonfia volando via in
una scena esilarante e di una simpatia travolgente.
E ricordo che con mio fratello scoppiammo a ri-
dere e la scena non è mancata di ritornare nella
nostra mente ogni qual volta abbiamo rivisto Burt
nei successivi titoli dedicati a Mario. Se non avete
giocato a Yoshi’s Island è il momento di rimediare!

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