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SPECIALE    LA STORIA DI MORTAL KOMbAT
                                                                       Mortal KoMbat,

                                                                                   le fatalitY
          Mortal KoMbat
                                                                    ed uN Mito SeNza
          (1992, ARCADE)
          Sangue e Fatality, Mortal
          Kombat irruppe in sala                                                     ParagoNi.
          giochi con una violenza mai
          vista.  Il  successo  fu  istantaneo  e
          planetario, tutti volevano giocarci,                        ’idea di Mortal Kombat nacque un po’ per caso
          tutti  volevano  fare  le  Fatality.  Il                 L oltre 30 anni fa, quando la Midway commissionò
          gioco venne così convertito su                           ai giovanissimi Ed Boon e John Tobias un nuovo
          ogni sistema casalingo dell’epoca,                       videogioco di combattimenti. Il mondo era appena
          anche  se  quasi  tutte  le  versioni                    stato travolto dallo tsunami di Street Fighter II, titolo
          subirono una pesante censura. A                          che monopolizzò le sale giochi e diede lo slancio
          detta di tutti, uno dei videogiochi                      definitivo al genere del picchiaduro 1vs1. Midway
          più influenti della storia.                              voleva giustamente sfruttare la scia di questo suc-
                                                                   cesso, presentando però qualcosa che non fosse
                                                                   un  semplice  clone  del  capolavoro  di Capcom,  e
                                                                   senza indugio, Boon e Tobias furono la scelta mi-
                                                                   gliore per un progetto così ambizioso ed originale.
                                                                   Ma partorire il concept definitivo di Mortal Kombat
                                                                   richiedette numerosi passaggi e discussioni; l’idea
                                                                   di partenza fu un gioco a tema ninja, poi bocciata
                                                                   in favore di un prodotto basato sul film Universal
                                                                   Soldier con protagonista Jean-Claude Van Damme.
                                                                   Proprio quest’ultimo doveva apparire anche nel vi-
                                                                   deogioco, attraverso una sua versione digitalizzata,
                                                                   ma poi non se ne fece più nulla per svariati motivi.
                                                                   Però si sa, non tutto il male vien per nuocere, e da
                                                                   lì infatti scatto la scintilla che diede il via allo svi-
                                     ■ Nel livello bonus dovevamo mettere
                                     alla prova la nostra forza distruttiva  luppo di un fighting game con grafica totalmente
                                                                   digitalizzata, marcando così il primo vero tratto di-
                                                                   stintivo della produzione (sebbene Atari fu la prima
                                                                   ad utilizzare questa tecnica in Pit Fighter). Scherzo
                                                                   del destino, seppur idealmente, Van Damme rimase
                                                                   all’interno del progetto tramite Johnny Cage, creato
                                                                   da Boon e Tobias come parodia del famoso attore
                                                                   e campione belga.

















                                                LA


                                               STORIA DI








                                     a cura di Alessandro Pugliese


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