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RUBRICA FACCE DA vg
“Ancora oggi, i giochi della serie Metal Gear Solid sono
considerati tra i migliori mai realizzati, fatti sempre con
una qualità tecnica sopraffina, con scelte
narrative coraggiose e sopra le righe e quel
tocco di giapponesità che non fa male”
hideo a cura di Sandro “Sunstoppable” prete
KoJiMa
■ Metal Gear (1987) ideo Kojima è un game designer nato a Tokyo nel
h 1963 ed è probabilmente una delle figure più co-
nosciute del panorama videoludico mondiale. Fin da
bambino, ha maturato un profondo apprezzamento
per il cinema e ha sviluppato un gusto raffinato per il
mezzo che avrebbe ispirato il suo lavoro per gli anni
a venire. Celebre la sua frase “Il 70% del mio corpo è
fatto di film” proprio a sottolineare la sua grande passione
per il cinema. Ma è con i videogiochi che scoppia la scintilla.
■ Policenauts (1994)
Dopo aver lavorato per alcuni giochi presso Konami, a Kojima-san
fu affidato il controllo del proprio progetto che sarebbe diventato Metal Gear per il computer
MSX2. Considerato un pioniere dei generi stealth e d’azione, con Metal Gear Kojima-san si
è affermato come un visionario emergente nel mondo dei videogiochi. Kojima-san avrebbe
poi diretto altri giochi ben accolti nei suoi primi anni di vita, come Snatcher e Policenauts,
veri e propri cult, dove si sente l’influenza cinematografica, che però hanno trovato poco
spazio in occidente.
Ma fu vera fama nel 1998 con il leggendario Metal Gear Solid per la Playstation, un gioco che
avrebbe fissato un nuovo standard qualitativo nella narrativa dei videogiochi e che avrebbe
reso Solid Snake una leggenda dei videogiochi. Il titolo si rivelò un successo e generò nume-
■ Metal Gear Solid (1998)
rosi sequel e spin-off. Ancora oggi, i giochi della serie Metal Gear Solid sono considerati tra
i migliori mai realizzati, fatti sempre con una qualità tecnica sopraffina, con scelte narrative
coraggiose e sopra le righe e quel tocco di giapponesità che non fa male. Oltre 15 anni dopo
il primo gioco, Kojima-san e il suo team ha pubblicato Metal Gear Solid V e ha annunciato, a
sorpresa, che avrebbe abbandonato la serie Metal Gear Solid e lasciato Konami, si dice per
molte divergenze con la dirigenza. Sebbene la fine di una serie amatissima abbia rattristato
alcuni fan, la prospettiva di cosa avrebbe fatto la nuova Kojima-san Productions indipenden-
te era altrettanto eccitante.
Il primo prodotto di questa indipendenza è stato Death Stranding del 2019, che si allonta-
■ Metal Gear Solid V (2015)
nava fortemente dalle convenzioni della serie Metal Gear Solid ed esplorava nuovi concetti,
innovativi, in una nuova ambientazione. Nonostante l’audace nuova direzione, il “simulatore
di corriere postale”, come simpaticamente definito dai fan, è stato generalmente ben accolto
dalla critica.
Uno degli aspetti che contraddistinguono Kojima-san come game designer è il suo ap-
proccio unico allo sviluppo dei giochi. Più di ogni altra cosa, Kojima-san tratta i video-
giochi come un mezzo di narrazione. In combinazione con il suo amore per il cinema,
questo porta a giochi con una storia profonda e cutscene lunghe e cinematografi-
che (MGS 4 ha detenuto il record mondiale per la cutscene più lunga in un gioco).
■ Death Stranding (2019)
Kojima-san è anche noto per riempire i suoi giochi con temi filosofici e commenti
politici profondi mischiando realtà e finzione. Ciò è particolarmente evidente
coNSigliati in Metal Gear Solid, che esplora i temi dell’antiguerra, del disarmo nucleare
e della disinformazione, oltre a temi più personali come l’identità, la ven-
Snatcher (MSX2, 1988) detta e il dolore. Ma nonostante i temi seri, le opere di Kojima-san sono note
Metal Gear Solid (PS1, 1998) anche per alcuni elementi bizzarri e soprannaturali, come la psicocinetica Psycho
Metal Gear Solid 3: Snake Eater Mantis, che legge la mente/memory card dei giocatori. Oltre a spingere i videogiochi
(PS2, 2004) dal punto di vista artistico, Kojima-san ha lavorato anche per spingere il medium dal
punto di vista meccanico. Spesso cercando di sperimentare nuove idee di gameplay
e modi di interazione dei giocatori con il mondo di gioco.
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